Lo scavo dell’ephebikon (2021-23): una sintesi, in prospettiva

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Carmine Ampolo
Maria Cecilia Parra

Abstract

Viene presentata una sintesi dei risultati delle più recenti indagini lungo il lato meridionale dell'agorà di Segesta, avviando così una lettura complessiva della stessa. Le indagini hanno colmato una lacuna nella conoscenza di questo settore, permettendo di rivedere ipotesi precedenti. Particolare attenzione è rivolta all'ephebikon, il monumento così definito in una dedica iscritta su una base di statua conservata in situ al suo interno. Questo termine ha aperto molte nuove prospettive di ricerca sul rapporto agorà/ginnasio e su molti altri aspetti storici e archeologici. L'edificio è ora leggibile nella sua intera articolazione architettonica, sia planimetrica che volumetrica; così come nel suo rapporto con la stoa meridionale della piazza. L'iscrizione sul basamento attesta l'importanza dell'autorappresentazione familiare e personale delle élites cittadine.

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Biografie autore

Carmine Ampolo, Scuola Normale Superiore

Laureato in Lettere nel 1970, ha studiato presso la SAIA di Atene e l’École Pratique des Hautes Études a Parigi, Stipendiat presso la von Humboldt-Stiftung a Freiburg e München, ricercatore presso il Darwin College di Cambridge. Ha insegnato presso le Università di Roma, di Siena e di Pisa, dove è stato chiamato come professore ordinario di Storia Greca nel 1986; chiamato poi alla Scuola Normale di Pisa come professore ordinario di Storia Greca dal 2000, ora professore emerito dal 2015. Dal 1974 ha svolto attività di ricerca e partecipato a più progetti di ricerca nei settori di: storia greca arcaica; origini di Roma e Italia preromana; economia greca; storia della storiografia sul mondo antico; storia della Sicilia antica. Ha diretto gli scavi della SNS nell'agora di Segesta dal 2001 al 2015. Preside della Classe di Lettere della SNS (2002-2005), ha diretto gli Annali della SNS e il Laboratorio di Scienze dell’Antichità (LSA) della SNS. Ha ricevuto il Premio per la Storia dell’Accademia Nazionale dei Lincei nel 2014 e dal 2015 è membro corrispondente della medesima Accademia. Autore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche, ha promosso e organizzato vari seminari e convegni a carattere internazionale.

Maria Cecilia Parra, Università di Pisa

Ricercatore SNS (1981-2000), Professore associato UniPI (2001-2005), professore ordinario (2005-2015). Docente del Dottorato Interuniversitario Pisa-Firenze-Siena e della Scuola di Specializzazione in Archeologia UniPI (2001-oggi). Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Archeologia dal 2008 al 2010. Ha codiretto il Museo Civico Archeologico di Modena (1982-1990). Ambiti di attività di ricerca: ricerche in Magna Grecia e Sicilia; di storia dell'archeologia; di gestione automatica di BBCC, modellazione 3D e cyber archaeology; attività in musei, parchi archeologici e mostre. Direttore indagini archeologiche nel santuario di Kaulonia (1999-2014), codirettore indagini nell'agorà di Segesta (dal 2001) e nell'area centrale di Entella (dal 1986). Coordinatore scientifico-membro del CS del Laboratorio SAET-SNS. Membro del CdA del Museo Archeologico di Reggio Calabria (2015-2020) e del Museo Archeologico di Taranto (da gennaio 2021).

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