L’encomio ai margini. Sulle dediche ai Farnese

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Martina Dal Cengio

Abstract

L’articolo intende proporre una prima riflessione sulle forme e sulle peculiarità delle lettere di dedica alla famiglia Farnese, spazio letterario imprescindibile per sondare la politica culturale della casata e, conseguentemente, le strategie di legittimazione. A partire da una prima ricognizione, è stato stilato un regesto, i cui estremi sono stati stabiliti fra il 1545, anno di fondazione del Ducato, e il 1628, anno in cui il giovane Odoardo divenne il quinto duca di Parma e Piacenza. Variamente interrogabile, questa mappatura consente di gettare luce sui poeti coinvolti, non tutti parte dello stretto entourage farnesiano, sui membri della famiglia più omaggiati, indizio forse di una maggiore inclinazione mecenatizia, sulle tipologie letterarie più gradite. Lo studio si propone dunque di passare in rassegna alcuni casi significativi, ragionando intorno alla fisionomia e alle funzioni assegnate a questo spazio di confine.

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Biografia autore

Martina Dal Cengio, Sapienza Università di Roma

Martina Dal Cengio è ricercatrice presso l’Univesrità Sapienza di Roma. Ha conseguito il dottorato di ricerca presso la Scuola Normale di Pisa e ha trascorso soggiorni di ricerca in Francia, Germania e Svizzera. Si occupa principalmente di poesia del Cinquecento, con una particolare attenzione per il contesto veneto, l’ambiente farnesiano e Torquato Tasso. Tra le sue pubblicazioni, si segnalano la curatela, insieme a Nicolò Magnani, del volume I versi e le regole. Esperienze metriche nel Rinascimento italiano (Longo 2020) e l’edizione di Girolamo Molin, Rime, edizione a cura di Martina Dal Cengio (Bit&s 2023).