La fabbrica dell’intelligibile. Il problema estetico in Claude Lévi-Strauss

Contenuto principale dell'articolo

Lorenzo Bartalesi

Abstract

Il ruolo dei problemi estetici nel pensiero di Claude Lévi-Strauss è stato a lungo trascurato o ridotto a preoccupazioni interne a una teoria dell'arte. Lungi dall'assegnare all'estetica una funzione ornamentale della teoria e ai fenomeni estetici uno spazio periferico delle organizzazioni sociali, Lévi-Strauss considera la percezione estetica come una condizione fondamentale dell'esistenza umana e offre spunti preziosi per un'indagine più generale del suo ruolo nei processi di produzione culturale. L'articolo si propone di far emergere la virtualità inespressa del pensiero estetico di Lévi-Strauss come modello per la ricerca attuale sui fenomeni estetici. In primo luogo, seguendo l'esortazione di Lévi-Strauss a pensare l'estetica nei termini di una logica del concreto che produce ordini di intelligibilità all'interno del sensibile; quindi, inaugurando un dialogo tra l'indagine lévi-straussiana sulle operazioni logiche del pensiero selvaggio e gli attuali approcci alle funzioni estetiche della cognizione nel quadro dell'evoluzione umana.

Dettagli dell'articolo

Biografia autore

Lorenzo Bartalesi, Scuola Normale Superiore

Lorenzo Bartalesi è Professore Associato presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. È stato Marie Skłodowska-Curie Research Fellow à l’ÉHESS di Parigi, Fellow dell’IMéRa d’Aix-Marseille Université e Visiting Scholar presso la Freie Universität di Berlino e il Centre for Research in the Arts, Social Sciences and Humanities dell’Università di Cambridge. Nelle sue ricerche si è impegnato a restituire all’estetico, in quanto fenomeno cognitivo e comportamentale, un posto centrale nell’evoluzione umana. In tale direzione, ha partecipato allo sviluppo dell’antropologia dell’estetico, una prospettiva transdisciplinare che si occupa di indagare il ruolo dell’estetico nei processi di creazione e trasmissione di conoscenze, pratiche, rappresentazioni e istituzioni. Fra le sue pubblicazioni, i volumi Histoire naturelle de l’esthétique (CNRS Éditions 2021), Antropologia dell’estetico (Milano 2017).