Ha insegnato Letteratura inglese all’Università di Roma «Sapienza», Filologia shakespeariana all’Istituto Superiore di Scienze Umane di Firenze e Letterature comparate alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Anglista, comparatista, scrittrice, Nadia Fusini è autrice di numerosi saggi che hanno segnato la critica letteraria italiana, tra cui ricordiamo: La passione dell’origine. Studi sul tragico shakespeariano e il romanzesco moderno (1981), Due. La passione del legame in Kafka (1988), La luminosa. Genealogia di Fedra (1990), B e B. Beckett e Bacon (1994; nuova ed. Beckett e Bacon. Il bene, il bello, 2018), Nomi. Il suono della vita di Karen Blixen, Emily Dickinson, Virginia Woolf, Gertrude Stein, Charlotte ed Emily Brontë, Mary Shelley, Marguerite Yourcenar (1996), Lo specchio di Elisabetta (2001), I volti dell'amore (2003), Donne fatali. Ofelia, Desdemona, Cleopatra (2005), Possiedo la mia anima. Il segreto di Virginia Woolf (2006), Di vita si muore. Lo spettacolo delle passioni nel teatro di Shakespeare (2010), La figlia del sole. Vita ardente di Katherine Mansfield (2012), Hannah e le altre (2013), Vivere nella tempesta (2016). Ha curato i «Meridiani» Mondadori di Virginia Woolf e di John Keats. Ha scritto i romanzi: La bocca più di tutto mi piaceva (1996 e 2004), Due volte la stessa carezza (1997), L’amor vile (1999), L’amore necessario (2008), María (2019). Dirige per Feltrinelli la collana del teatro shakespeariano. È collaboratrice delle pagine culturali di «la Repubblica». Tra i molti altri premi letterari, ha vinto, nel 2014, il Premio della Presidenza del Consiglio dei Ministri per il saggio Hannah e le altre.