https://journals.sns.it/index.php/annalilettere/issue/feed ANNALI SCUOLA NORMALE SUPERIORE - CLASSE DI LETTERE E FILOSOFIA 2024-08-26T13:57:24+00:00 Annali della Classe di Lettere - Segreteria segreteria.annali@sns.it Open Journal Systems <p><strong>Fondati nel 1873, gli Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di Lettere e Filosofia</strong> sono una delle più antiche e prestigiose riviste italiane, luogo di incontro delle attività di ricerca e di studio coltivate alla Scuola Normale nell’ambito delle discipline umanistiche.<br />Attualmente distribuiti nelle principali biblioteche, istituti universitari e di cultura italiani e stranieri, gli Annali sono fra i periodici specializzati che godono di più seria considerazione e costituiscono un punto di riferimento per studiosi e amanti della cultura umanistica.</p> <p>ISSN 2464-9201 (online)</p> https://journals.sns.it/index.php/annalilettere/article/view/6541 L’ideale di eguaglianza nella città greca di età imperiale 2024-08-13T16:44:29+00:00 Adolfo La Rocca adolfo.larocca@uniroma1.it <p>Il presente lavoro si propone di documentare la persistenza di un ideale di uguaglianza nella città greca di età altoimperiale. Attraverso l'analisi di testimonianze sinora trascurate, esso cerca di suggerire che questo ideale, nonostante la crescente polarizzazione sociale, continuò a giocare un ruolo rilevante, impedendo la cristallizzazione delle differenze in una gerarchia formale.</p> 2024-07-29T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2024 La Rocca https://journals.sns.it/index.php/annalilettere/article/view/6544 Writing in Gold and Silver. Byzantine Ink Recipes from MS Bononiensis 1808 2024-08-13T17:24:49+00:00 Giacomo Montanari giacomo.montanari14@unibo.it Eugenio Villa eugenio.villa@uniud.it <p>L’articolo prende in esame sei ricette bizantine finora inedite per la produzione di inchiostri d’oro e d’argento contenute nel codice 1808 della Biblioteca Universitaria di Bologna. Lo studio di queste ricette fa emergere alcuni problemi interpretativi circa le sostanze e le procedure utilizzate, i quali si tenta di risolvere tenendo conto tanto degli aspetti filologico-linguistici, quanto di quelli chimici e tecnologici.</p> 2024-07-29T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2024 Montanari Villa https://journals.sns.it/index.php/annalilettere/article/view/6550 Tra opera effimera e modello. Un bozzettone ligneo di Giovanni Battista Foggini 2024-08-13T18:15:08+00:00 Kira d'Alburquerque k.dalburquerque@vam.ac.uk <p>Il presente studio si focalizza su un gruppo scultoreo monumentale in legno di Giovanni Battista Foggini conservato in un ambiente della chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri a Pisa. Realizzate nel 1682 per le festività organizzate all’occasione della traslazione delle reliquie di Santo Stefano papa, le sculture furono concepite sia come opere effimere che come modello al naturale per il nuovo altare maggiore. Il gruppo ligneo rimase sull’altare per oltre vent’anni prima di essere sostituito da sculture marmoree eseguite secondo un altro progetto di Foggini. Miracolosamente le sei sculture lignee non furono distrutte dopo il loro rimosso e costituiscono oggi una testimonianza unica di questo tipo di opere. Lo studio mette anche in luce nuovo materiale documentario contenente informazioni sul modus operandi adottato da Foggini per la realizzazione di questo gruppo ligneo, come i vari costi, la provenienza del legno e i nomi degli intagliatori impegnati nel lavoro.</p> 2024-07-29T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2024 d'Alburquerque https://journals.sns.it/index.php/annalilettere/article/view/6553 «Le cose scoperte appartengono allo Stato». Esegesi storica di un enunciato normativo, tanto fortunato quanto controverso 2024-08-13T18:21:49+00:00 Gino Famiglietti gino.famiglietti52@gmail.com <p>La ricerca ha per oggetto il regime giuridico dei rinvenimenti archeologici la cui regolamentazione è, fin dalle disposizioni degli Stati preunitari, alla base dell’idea giuridica di ‘tutela’ del patrimonio culturale. Il contributo affronta con attenzione la variegata condizione delle ‘cose’ di interesse archeologico ‘scoperte’ negli ‘scavi’, e ne traccia l’evoluzione della disciplina, a partire dalle disposizioni emanate dagli Stati preunitari fino alla legge del 1939. Particolare attenzione è stata riservata alle disposizioni dettate al riguardo dalla legge del 1909, che per prima ha portato il regime e lo <em>status</em> giuridico dei rinvenimenti archeologici a compiuta definizione e la cui corretta interpretazione costituisce ancora oggi un argomento molto dibattuto. Alla materia da molto tempo non erano stati dedicati studi specifici, e quindi mancava una ricostruzione comparatistica e critica dello specifico assetto normativo e della sua evoluzione storica. Il lavoro di ricerca si è basato essenzialmente sull’esame dei vari provvedimenti normativi, indagati nel loro diverso atteggiarsi, nello spazio italiano e nel tempo, rispetto alla tutela del patrimonio archeologico, dei quali è stata proposta una lettura coerente sia con il contesto storico di riferimento che con le altre fonti normative ad essi coeve.</p> 2024-07-29T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2024 Famiglietti https://journals.sns.it/index.php/annalilettere/article/view/6505 Enciclopedia Farnesiana. Elogio dello strabismo 2024-08-13T09:36:03+00:00 Paolo Procaccioli procaccioli@unitus.it <p>Il contributo è dedicato all’illustrazione dell’Enciclopedia Farnesiana, un progetto di ricerca promosso presso l’Università della Tuscia in dialogo con altri atenei, italiani e non, e con istituzioni di conservazione e ricerca. Esso richiama le ragioni storiche che in passato hanno caratterizzato l’azione di governo della dinastia e quelle da cui è dipesa la dispersione sia del patrimonio documentario relativo alle vicende della dinastia sia del patrimonio artistico frutto delle sue committenze e della sua cura collezionistica. Uno stato di cose che ha portato non solo alla dispersione ma anche a una percezione frammentata della storia della famiglia, che si ritiene possa trovare nella forma dell’enciclopedia una sollecitazione a una considerazione che rispetti le specificità ma non dimentichi la loro genesi unitaria.</p> 2024-07-29T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2024 Procaccioli https://journals.sns.it/index.php/annalilettere/article/view/6514 Nuovi testi e cenacoli farnesiani. La poesia attorno a Vittoria Farnese e alle nozze con Guidubaldo II Della Rovere 2024-08-13T10:36:01+00:00 Amelia Juri amelia.juri@unil.ch <p>Il saggio affronta la poesia dedicata a Vittoria Farnese, nipote di Paolo III, e il suo matrimonio con Guidubaldo II Della Rovere, duca d’Urbino (1548). Dopo aver ricostruito i fatti storici e i testi in merito alle fallite trattative di matrimonio, organizzate dal papa e dal cardinale Alessandro Farnese, e alle nozze attraverso cronache e testi poetici, l’autrice descrive il <em>self-fashioning</em> della coppia e la loro immagine pubblica quale emerge da poesie, lettere, ritratti, mecenatismo artistico (residenze, apparati effimeri per le nozze, etc.) e quale risulta dai doni e dalle dediche indirizzati ai coniugi. Il contributo in seguito propone un’analisi di alcuni testi e opere con lo scopo di comprendere il contesto di produzione e le modalità di circolazione dei testi, identificando diversi modi a seconda delle condizioni degli autori (poeti periferici che si raccolgono in un’iniziativa pubblica sotto la protezione di una persona influente, poeti già stabiliti nella cerchia farnesiana, singoli poeti che agiscono attraverso intermediari, poeti ‘itineranti’, etc.).</p> 2024-07-29T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2024 Juri https://journals.sns.it/index.php/annalilettere/article/view/6517 «Non sarà in tutto il don vile e selvaggio»: poesia d’encomio per nascite e guarigioni alla corte dei Farnese 2024-08-13T15:32:45+00:00 Giacomo Comiati giacomo.comiati@unipd.it <p>Il presente contributo è dedicato allo studio dei testi poetici composti tra la metà del Cinquecento e la metà del Seicento per celebrare le nascite dei membri della famiglia Farnese e le loro guarigioni, intese come rinascite da uno stato di malattia. I testi analizzati sono generalmente privi di riflessioni filosofico-morali, che avrebbero potuto sorgere dalla materia trattata, e tendono quasi esclusivamente alla lode dei destinatari, lode che declinano in molte forme. Nel corso dell’arco cronologico considerato si può osservare, infatti, che le poesie (soprattutto quelle per nascita) vengono prima inserite come composizioni singole in canzonieri e raccolte poetiche di vario argomento e poi appaiono riunite all’interno di plaquette commemorative che, a partire dai primi decenni del Seicento, tendono a fotografare i più ampi festeggiamenti messi in scena per celebrare un evento di cui le liriche costituiscono solo una parte, dimostrando così come nel corso del diciassettesimo secolo queste forme di poesia encomiastica si allineano alle altre tipologie celebrative, proprie dell’estetica e della cultura commemorativa barocca <em>tout court</em>.</p> 2024-07-29T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2024 Comiati https://journals.sns.it/index.php/annalilettere/article/view/6520 All’ombra dei maggiori: rime per la creazione cardinalizia di Odoardo Farnese 2024-08-13T15:41:09+00:00 Elisabetta Olivadese olivadese.elisabetta@gmail.com <p>Il contributo si propone di offrire un’analisi dei componimenti lirici sorti intorno all’occasione della creazione cardinalizia di Odoardo Farnese, pronipote del cardinale Alessandro Farnese (1520-1589). Odoardo diviene cardinale molto presto, all’età di soli diciassette anni: ciò comporta una difficoltà, da parte dei poeti, di caratterizzare l’encomio lirico per il nuovo cardinale, celebrato prevalentemente per la sua appartenenza alla nobile famiglia Farnese. Il contributo, dunque, mira a leggere il <em>corpus </em>dei testi alla luce non solo dei temi più ricorrenti, ma anche – fin dove possibile – dei rapporti degli autori coinvolti con la famiglia Farnese, tentando così di valutare se e come quei poeti contribuirono alla promozione pubblica del nuovo cardinale Odoardo.</p> 2024-07-29T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2024 Olivadese https://journals.sns.it/index.php/annalilettere/article/view/6523 Versi latini e volgari in morte di Orazio Farnese (1553) 2024-08-13T15:49:38+00:00 Rosario Lancellotti rosario.lancellotti@sns.it <p>Nel luglio 1553 Orazio Farnese, fratello minore di Alessandro e Ottavio, muore combattendo al fianco dell’esercito francese contro le truppe imperiali di Carlo V. Il tragico evento stimola, tra Italia e Francia, la stesura di numerosi testi d’occasione volti a celebrare il duca prematuramente scomparso. Il saggio censisce e prende in esame questa folta produzione, in parte sommersa, pubblicando alcune testimonianze finora sconosciute allo scopo di ricostruire i canali di trasmissione e diffusione dei versi nelle settimane successive alla morte di Orazio. A emergere, in vari casi, è la tendenza degli scrittori a influenzarsi tra loro e a sviluppare temi affini, con una piena sinergia tra il fronte latino e quello volgare. In Francia la produzione si concentra ad Avignone ma coinvolge anche poeti dal calibro di Joachim du Bellay, Michel de L’Hôspital e Denis Lambin. In Italia figure legate da una lunga fedeltà ai Farnese come Giovanni Della Casa e Annibal Caro compongono versi per l’occasione e l’eco sollevata dall’evento giunge anche in un centro più marginale come Siena, che serba tra gli altri documenti un codice latore dei versi scritti da Bernardo Tasso in questa circostanza: di particolare interesse è un sonetto inedito a lui riconducibile e un altro testo che potrebbe rimandare al monumento funebre di Orazio eretto nella cittadina francese di Abbeville.</p> 2024-07-29T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2024 Lancellotti https://journals.sns.it/index.php/annalilettere/article/view/6526 Lodare piangendo: la Raccolta d’orazioni e rime di diversi per la morte del cardinale Alessandro Farnese (1589) 2024-08-13T15:58:59+00:00 Paolina Catapano paolina.catapano@unistrapg.it <p>Il contributo esamina la <em>Raccolta d’orazioni e rime di diversi</em> (1589) per la morte del cardinale Alessandro Farnese, miscellanea di prose e versi in tre lingue (latino, italiano e, in misura minoritaria, spagnolo) pubblicata a Roma da Francesco Coattini a ridosso delle esequie del cardinale. La prima parte del saggio analizza la struttura della <em>Raccolta</em>, tentando di chiarire l’organizzazione interna dei testi anche in rapporto alle fasi di allestimento e offrire una fisionomia complessiva dei partecipanti, che comprendono letterati di prestigio, come Torquato Tasso, minimi e ignoti. Nella seconda parte mi propongo di evidenziare come la silloge si offra come una replica testuale dell’apparato funerario allestito per le esequie attraverso alcune metafore architettoniche diffuse. Infine mi soffermo su alcuni temi ricorrenti e sull’elaborazione artificiosa dell’encomio e del discorso epicedico.</p> 2024-07-29T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2024 Catapano https://journals.sns.it/index.php/annalilettere/article/view/6529 Lacrime ducali. Forme e funzioni dell’encomio funebre per Alessandro Farnese (1592) 2024-08-13T16:14:05+00:00 Andrea Torre andrea.torre@sns.it <p>Il saggio si concentra sulla cospicua produzione encomiastica <em>post mortem</em> che accompagna la scomparsa di Alessandro Farnese, III duca di Parma e Piacenza, occorsa nel dicembre 1592, nonché le successive esequie. L’analisi si concentrerà sulla varietà delle soluzioni poetiche adottate, basandosi soprattutto sull’aspetto formale per organizzare una rassegna critica delle testimonianze rinvenute, dal momento che proprio da esso dipendono lo statuto più o meno narrativo del testo, le finalità perseguite nel progetto encomiastico, e la focalizzazione su specifici aspetti del ritratto celebrativo dell’eroe farnesiano.</p> 2024-07-29T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2024 Torre https://journals.sns.it/index.php/annalilettere/article/view/6532 Una plaquette urbinate in morte delle figlie di Vittoria Farnese, con edizione in appendice 2024-08-13T16:20:04+00:00 Nicole Volta nicole.volta@unistrapg.it <p>Il contributo analizza il manoscritto 148 della Biblioteca Oliveriana di Pesaro, che contiene testi in morte di Beatrice ed Eleonora della Rovere (1558), le giovani figlie di Vittoria Farnese. Molti poeti della corte di Urbino (o gravitanti attorno alla famiglia Farnese), tra cui Bernardo Tasso, Bernardo Cappello, Girolamo Muzio e Annibal Caro, parteciparono al compianto. In questo saggio vengono analizzati i testi contenuti nel codice, di cui è fornita un’edizione in appendice. L’ultimo testo della silloge non è intonato alla morte delle due bambine, ma testimonia le dispute letterarie che in quella stagione vivificavano la corte urbinate.</p> 2024-07-29T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2024 Volta https://journals.sns.it/index.php/annalilettere/article/view/6535 «Argomenti» farnesiani tra encomio, morale e narrazione 2024-08-13T16:27:14+00:00 Federica Pich federica.pich@unitn.it <p>L’articolo si concentra su tre raccolte di rime dedicate a membri della casa Farnese e stampate nella seconda metà del Cinquecento: le <em>Rime</em> (1560) di Bernardo Cappello, le <em>Rime morali</em> (1583) di Pietro Massolo e la <em>Parte seconda</em> (1594) delle <em>Rime</em> di Muzio Sforza. Per ciascuna delle opere esaminate l’analisi si sofferma simultaneamente sui paratesti e sui legami tra poesia encomiastica e poesia morale, mettendo in luce lo specifico intreccio di elogio, narrazione e discorso morale attivato dagli elementi paratestuali, siano essi rubriche, didascalie di tipo tematico o indici.</p> 2024-07-29T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2024 Pich https://journals.sns.it/index.php/annalilettere/article/view/6538 L’encomio ai margini. Sulle dediche ai Farnese 2024-08-13T16:35:49+00:00 Martina Dal Cengio martina.dalcengio@uniroma1.it <p>L’articolo intende proporre una prima riflessione sulle forme e sulle peculiarità delle lettere di dedica alla famiglia Farnese, spazio letterario imprescindibile per sondare la politica culturale della casata e, conseguentemente, le strategie di legittimazione. A partire da una prima ricognizione, è stato stilato un regesto, i cui estremi sono stati stabiliti fra il 1545, anno di fondazione del Ducato, e il 1628, anno in cui il giovane Odoardo divenne il quinto duca di Parma e Piacenza. Variamente interrogabile, questa mappatura consente di gettare luce sui poeti coinvolti, non tutti parte dello stretto <em>entourage </em>farnesiano, sui membri della famiglia più omaggiati, indizio forse di una maggiore inclinazione mecenatizia, sulle tipologie letterarie più gradite. Lo studio si propone dunque di passare in rassegna alcuni casi significativi, ragionando intorno alla fisionomia e alle funzioni assegnate a questo spazio di confine.</p> 2024-07-29T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2024 Dal Cengio